La Madia si trova a Licata, località balneare baciata dal mare nella zona costiera di Agrigento, ricca di testimonianze storiche e bellezze naturali. Attraverso un percorso affascinante tra le Ville Liberty che punteggiano le colline circostanti, si può ammirare il ricordo di un’epoca passata, quando queste sontuose residenze estive, commissionate dalla borghesia del XX secolo, adornavano i pendii collinari. Tra le perle architettoniche che punteggiano il paesaggio si trovano la Villa Sapio Rumbolo, quindi la cadente ma bellissima Villa Urso, la suggestiva Villa La Lumia e la nota Villia Giuliana a Monserrato. A Montesole sorge la splendida Villa Verderame, oggi conosciuta come Bosa, opera di Filippo Re Grillo. Questo patrimonio artistico e storico conferisce a Licata un’eleganza e un fascino senza tempo. Ma Licata non è solo storia e architettura: nel cuore del centro storico si trova il Museo Archeologico della Badia, che illustra la storia ed i caratteri degli insediamenti umani nel territorio di Licata e della bassa valle dell’Imera. E non si può dimenticare il Museo storico dello sbarco in Sicilia-1943 che ripercorre le tappe degli scontri che segnarono la Sicilia occidentale, contribuendo alla liberazione dall’occupazione tedesca e all’avvio del processo di liberazione dell’Italia. Una viva testimonianza di ciò che è stato.
(Crediti fotografici: www.quilicata.it)
Percorsi nei dintorni:
CASTEL SANT’ANGELO, LICATA
Situato lungo la costa di Licata, Castel Sant’Angelo è una fortezza seicentesca edificata dagli Spagnoli sull’omonimo monte, con lo scopo di sorvegliare il corso del fiume Salso. Uno dei rari esempi di fortezza barocca costruita in Sicilia. Castel Sant’Angelo colpisce per il suo aspetto imponente e offre una vista panoramica mozzafiato. All’interno gli ambienti sono curati nei minimi dettagli, particolarmente affascinante è la scala che conduce alla torre, così come l’ampio cortile che illumina le stanze circostanti, dove sono esposti cannoni e antichi strumenti. Oggi il castello è un museo etnologico visitabile gratuitamente.
(Crediti fotografici: foodtoursicily.it)
PIAZZA SANT’ ANGELO, LICATA
Unica piazza cittadina progettata, numerosi sono i monumenti che si prospettano sulla stessa:
- il convento cinquecentesco dei PP Francescani
- la settecentesca ala del convento cistercense della Badia
- la seicentesca chiesa del SS.Salvatore
- il Palazzo Bosio-Maragliano
Negli anni ’70 la piazza è stata scelta come set per le riprese di alcune scene del film “Rosolino Paternò soldato”.
(Crediti fotografici: www.mondonaro.it)
FONDO LIBRARIO ANTICO, LICATA
I quasi 6000 volumi presenti nella struttura risalgono soprattutto al periodo compreso tra il XV ed il XIX secolo, molti dei quali provengono dalle biblioteche dei conventi delle chiese licatesi in seguito alla soppressione degli ordini monastici nel 1866.
Al suo interno conserva libri di inestimabile valore. Oltre che di temi prettamente religiosi, tra cui l’inquisizione e la storia della chiesa soprattutto siciliana, le opere trattano anche di storia della città di Licata e dell’antica Gela, delle invasioni turche lungo la costa licatese.
Presenti volumi dedicati alla letteratura e alla poesia con le raccolte dei versi del poeta Gaetano De Pasquali, interessante poi la cartografia della città a opera dello storico Luigi Vitali. Oltre a 77 manoscritti, all’interno del fondo Antico si trovano 17 volumi del XV secolo, tra i primi esemplari ad essere stampati con le tecniche introdotte in quel periodo.
I libri del ‘700 sono quelli che contano una maggiore presenza, in numero significativo anche quelli scritti nel ‘600.
L’intera collezione di libri è databile tra il 1400 ed il 1800.
(Crediti fotografici: www.fondoambiente.it)
MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA BADIA, LICATA
Ubicato nel centro storico, nei pressi della piazza Sant’Angelo, illustra la storia ed i caratteri degli insediamenti umani nel territorio di Licata e della bassa valle dell’Imera. Si trova nel convento cistercense di S. Maria del Soccorso, meglio conosciuto ancora oggi come Badia.
Il museo possiede inoltre una collezione di arte medioevale e alcune tele provenienti dai conventi soppressi nell’800.
(Crediti fotografici: it.wikipedia.org)
MUSEO DEL MARE, LICATA
Il Museo si trova in pieno centro storico, presso i locali del cinquecentesco chiostro Sant’Angelo. Uno spazio espositivo dedicato principalmente a reperti di tipo archeologico recuperati nel mare di Licata dalla Soprintendenza del mare e dal Gruppo Archeologico Finziade o donati da pescatori e da subacquei amatoriali. Il Museo presenta al suo interno una collezione di ancore e anfore di diversi periodi storici, risalenti all’Età del Bronzo e al periodo greco e romano. Una sezione del Museo è dedicata alle anfore vinarie greche e corinzie, mentre un altro spazio raccoglie reperti ceramici e litici greci e romani.
(Crediti fotografici: www.italiapedia.it)
MUSEO DELLO SBARCO, CATANIA
Ripercorre le tappe degli scontri che segnarono la Sicilia occidentale (come Gela, Augusta, Agira, Floridia, Troina, Ponte di Primo Sole, Catania, Messina) contribuendo alla liberazione dall’occupazione tedesca e all’avvio del processo di liberazione dell’Italia.
Il 10 luglio 1943 gli americani e gli inglesi sbarcarono nella parte orientale della Sicilia, rispettivamente nei pressi di Gela e presso le coste di Augusta. Gli alleati occuparono tutta la Sicilia occidentale, mentre in quella orientale gli inglesi e i canadesi incontrarono l’urto della resistenza germanica. Una viva testimonianza di ciò che è stato.
(Crediti fotografici: turismo.comune.catania.it)
Tipicità:
PANE MUFFOLETTO
I muffoletti siciliani o muffuletti, sono un pane tipico che si prepara soprattutto in ricorrenza di San Martino e per l’immacolata Concezione. Un pane molto antico, la cui storia risale ad anni precedenti all’impero romano. A Palermo è usanza farcirlo con ricotta, olio e acciughe, per San Martino si prepara con l’aggiunta di semi di finocchietto. Ogni zona ha la propria variante, ma si tratta sempre di un pane morbido di colore ambrato.
MASTAZZOLI
I Mastazzoli sono biscotti secchi al vino cotto decorati con sesamo e aromatizzati alla cannella, arancia e chiodi di garofano. Principalmente prodotti già nel Settecento nei conventi di clausura in occasione delle principali feste religiose, sono biscotti caratteristici di tutta la Sicilia nordoccidentale, dove tuttavia si trovano in varie forme e spesso arricchiti con ulteriori ingredienti. ll nome Mastazzola deriva da un antico termine che, a sua volta, si fa derivare dal latino mustaceum ed indica una focaccia dolce, tipica dell’antica tradizione romana, tra i cui ingredienti vi era il mosto d’uva e che veniva cotta sopra foglie di alloro. A Ragusa, ad esempio, i Mastazzola vengono preparati con il vino cotto e prendono il nome di Mustazzoli.
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